
Perché l’area di Centro si è formata?
“Ci siamo candidati -spiega Trentini- come soggetto nuovo della politica e agli elettori abbiamo chiesto il voto per entrare nel consiglio ed esercitare questo ruolo.
"La nostra preoccupazione è stata dialogare con le persone perbene di centro, di destra e di sinistra, più che con questa o quella sigla di partito. Frantumare la coalizione? Vedo molto strumentale, molta politica politicante in questa tesi.
“Ci siamo candidati -spiega Trentini- come soggetto nuovo della politica e agli elettori abbiamo chiesto il voto per entrare nel consiglio ed esercitare questo ruolo.
"La nostra preoccupazione è stata dialogare con le persone perbene di centro, di destra e di sinistra, più che con questa o quella sigla di partito. Frantumare la coalizione? Vedo molto strumentale, molta politica politicante in questa tesi.
Con franchezza: ci interessa più essere uniti con la gente comune che non con le sigle". Il segretario Trentini Michele afferma: "Ringrazio le persone che sostengono la nostra lista. Ribadiamo che noi Area di Centro siamo innanzitutto candidati di programma - Il nostro obiettivo primario e' creare un sussulto morale e civile in questo comune appiattito. Ricreare una città per l’uomo a misura d’uomo".
Vorrei che tutti tenessimo ben presente che se il Comune di Rovereto rimarrà nelle mani dell’attuale amministrazione faremo solo passi indietro. In momenti come questi, deve prevalere il senso di responsabilità.
Nell’Area di Centro senza ombra di dubbio ci rendiamo conto che la nostra passione e forza d’insieme ha pochi eguali ma allo stesso tempo sappiamo che non potremo contare sui mezzi che altre forze dispongono.Per l’avanzamento del nostro progetto politico diventa necessaria la presenza ed il coinvolgimento di persone che come noi desiderino affermare quei principi di democrazia che, oltre ad essere sempre più latenti, sono sempre traditi da coloro che occupano i palazzi.La politica si deve riappropriare della democrazia e della partecipazione, altrimenti non vediamo via d’uscita da quest’epoca manovrata dalle lobby.
La nostra presenza alle elezioni comunali di Rovereto è un ‘opportunità che abbiamo e che vogliamo offrire a tutte quelle persone ed identità associative che confluiscono in una sensibilità comune.Aprire la partecipazione è un punto fondamentale in questo piano politico: non desideriamo poltrone bensì spazi in cui poter esprimere un governo coerente e costante a un sistema in cui sono protagonisti i personalismi e gli interessi di pochi, a discapito del benessere comune.
Sappiamo che parlare di politica o elezioni in questo momento storico è abbastanza sgradito, ovvero, le persone di potere ne parlano di continuo spettacolarizzandola e rendendola lontana dalla gente per continuare a conservare il potere.
Il gioco è far credere che tutto è complicato e necessariamente da affidare a dei professionisti che purtroppo come unica costante e senza alcuna morale la rendono irritante; Il nostro amico Valduga ha dimostrato nella nostra Rovereto che con fortuna elettorale ed aspirazioni si può arrivare al potere e a mantenerlo sotto un solo uomo. Il panorama roveretano attuale cosa ci dice? L’amministrazione comunale ha ormai tracciato le proprie linee guida. Parlare di centro civico è ormai un paradosso, basta guardare chi ha candidato nelle fila delle liste che appoggiano l’attuale sindaco uscente. Ci sono gruppi politici ben identificati e persone capaci di fare salti della quaglia, persone incoerenti su ogni aspetto politico.
La gente, visto l’attuale modo di fare politica, sperimenta che essere governati da uno schieramento o dall’altro non produrrà nessun cambiamento della propria situazione: Le legislature servono a fare teatro e preparare il marketing per le elezioni successive, cercando di guadagnarci il più possibile senza minimamente preoccuparsi di migliorare la qualità della vita dei cittadini.L’opposizione, inesistente in questi cinque anni, della destra è solo uno spauracchio per conquistare voti demagogici.
Noi vogliamo essere lì, in consiglio comunale, per andare al governo e portare progetti veri per la città e progetti del fare e non del parlare. Vorremmo far sentire la voce delle attuali minoranze ormai da troppo tempo escluse da politici imborghesiti. Ci vogliono allontanare dalla politica ma noi colmeremo la distanza che esiste tra la rappresentanza e la base sociale semplicemente nel fatto di aver candidato loro stessi. Non sarà un percorso breve e nemmeno semplice, ma la sfida vale la pena lanciarla e costruirla.
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