venerdì 22 maggio 2009

Moderni socialdemocratici con l'Udc

Il Trentino è autonomista per ragioni storiche e per senso di giustizia, non per spirito di egoismo, o di invidia nei confronti delle aree geografiche limitrofe.
La pubblica amministrazione è trasparente, gli sprechi ci sono ma rispetto ad altre realtà sono pulviscolo, mentre in generale la cosa pubblica funziona: servizi, trasporti, sanità e scuola sono degni di tal nome.
In sostanza questo è un mondo a parte: qui il centrosinistra autonomista stravince perché ha chiuso i conti col passato, è moderno, europeo, moderato, socialdemocratico, convive con un cattolicesimo illuminato e tollerante.
Qui il perno della larga intesa è un centro autonomista, ma la nostra autonomia non ha niente a che vedere con quella della Lega: la nostra realtà è la dimostrazione pratica che si può essere autonomisti senza essere razzisti, senza schierarsi contro gli immigrati, i clandestini, i rumeni.
Scherzi a parte... Ci hanno provato a padanizzare queste terre, ma qui non attacca: i Trentini, mediamente, parlano come mangiano, e se un romeno ubriaco investe qualcuno, è giusto che sconti la sua pena in quanto criminale, non in quanto romeno...

giovedì 14 maggio 2009

Cosa ne pensate del "Grande Centro".

Il Trentino può essere identificato come il vero laboratorio della politica italiana Nazionale.

Anche a Rovereto, come a Trento alle amministrative del 3 maggio e provinciali del 2008 è iniziato un dialogo di Centro tra le forze politiche che hanno un "massimo comune denominatore" : l'UPT, il PATT e noi dell'UDC. Il progetto del nuovo Centro sarà aperto a tutte quelle forze politiche che ne condivideranno i contenuti e che la coalizione valuterà coerente con i propri valori.

Questo porterà ad avere una linea programmatica unitaria che accoglierà quelle che sono le esigenze dei cittadini di Rovereto. I partiti in questo caso saranno garanti del progetto all'interno della coalizione affinchè vengano mantenuti gli obiettivi condivisi e concordati.

Questo inizio lavori oramai partito da qualche mese avrà sfogo in una opportunità per Rovereto di continuità politica con la rottura di quei schemi tradizionali che proietteranno il nuovo governo di Rovereto ad un livello qualitativo sempre più alto.

L'obiettivo non è quello di spaccatura ma di "continuità" nel migliorare il proprio lavoro. Il lavoro sarà proprio quello di costruire, ma non solo, "costruire meglio".
Se nell'attuale governo si sono raggiunti alcuni obiettivi il prossimo dovrà perseguire al meglio i nuovi obiettivi nell'ottica di portare al centro la persona e non il personalismo.