mercoledì 19 maggio 2010

SINCERAMENTE TRASPARENTI PER IL FUTURO DI ROVERETO


Noi “Area di Centro”, di cui Michele Trentini e Franco Frisinghelli, abbiamo costruito insieme alla coalizione una proposta aperta di progetto Politico forte e chiaro che deve essere completato con l’indicazione ed il coinvolgimento di tutti in quanto crediamo che oggi sia essenziale mettere in secondo piano le barricate e gli schieramenti ed essere, al contrario, costruttori di ponti di dialogo con chi dimostri la stessa nostra sensibilità.
Il dibattito sulle nuove forme dei Partiti, e l’originalità territoriale che accompagna la costituzione della nuova coalizione roveretana, ha il pregio di aver riportato al centro dell’attenzione la discussione sul legame tra cultura politica, riformismo ed azione di governo.
Abbiamo voluto costruire un patto politico e sociale ispirato al bene comune, al servizio della famiglia, del mondo del lavoro, della libera impresa e della cultura. Non intendiamo dar vita a una piccola forza d’interposizione. Intendiamo, al contrario, cominciare insieme il cammino di un soggetto capace di modificare il sistema politico. Questi aspetti del dibattito riguardano non solo i modi e gli sviluppi del processo del centro territoriale autonomista riformista ma anche contemporaneamente l’evoluzione di tutte le forze politiche.

L'AREA DI CENTRO ha seguito un percorso lineare, e non solo negli ultimi mesi. Noi per primi abbiamo posto all'attenzione, più di un anno fa, l'occasione delle elezioni comunali come momento di progettualità politica per Rovereto.
Abbiamo evidenziato due punti principali a cui dare risposta, in primo luogo la fragilità del “sistema Roveretano” davanti alle nuove sfide dell'economia, secondo aspetto la necessità di vincere il diffuso timore per il futuro che attanaglia giovani e famiglie davanti alla crisi economica, superando la risposta puramente assistenziale per coinvolgere invece in un nuovo protagonismo sociale tutte le energie di cui il nostro territorio è ancora ricco.

Nasceva da qui, insieme ad una critica per certe inadeguatezze dell’attuale giunta comunale, la nostra affermazione di una idea politica centrista / territoriale, attenta ai problemi concreti, capace di trarre ispirazione dalla dottrina sociale cristiana come grande risorsa per progettare il futuro.
Nella nostra visione della politica non trova posto l'idea di essere contro qualcuno ma di essere chiaramente e sicuramente alternativi alla estrema destra e sinistra, da cui ci distingue la cultura politica stessa.

Noi, come AREA DI CENTRO, abbiamo una proposta politica, energie e risorse da mettere a disposizione della coalizione e del comune di Rovereto.
L'elettorato, siamo convinti, ci consentirà una presenza al governo di Rovereto, e incoraggerà la nostra lista civica, AREA DI CENTRO, a proseguire un percorso che potrà dare forma ad un nuova forma politica che collabori alla guida del comune di Rovereto partendo da una posizione centrista, di ispirazione cristiana, con una politica sopratutto solidaristica ma non dirigista.

La scelta alternativa, a questo punto, non può essere che perseguire fino in fondo il progetto politico del “centro autonomista territoriale riformista” di ispirazione cristiana con le forze politiche a esso più affini e più interessate Upt, Patt e PD, con un programma omogeneo, basato sulla centralità della famiglia, sulla promozione delle realtà sociali ed economiche di tutto il territorio del comune di Rovereto, su una valorizzazione della mobilità che guardi al futuro.
Crediamo che questa Federazione composta da ADC – UPT - PATT e PD, possa diventare il baricentro della politica roveretana, che si ponga oggettivamente in alternativa ai schieramenti oggi prevalenti dell’attuale amministrazione, se poi su questo progetto politico convergeranno altri partiti o liste civiche, Rovereto diventerà laboratorio di buona politica per stabilizzare il Comune e affrontare i problemi con un capo del governo come il nostro attuale candidato ANDREA MIORANDI, una persona capace e indubitabilmente moderata.

In sostanza nell'amministrazione comunale dal 2005 ad oggi si è sentita la mancanza dei partiti. Non è vero che bastano 40 consiglieri componenti varie liste civiche per governare una città ci vogliono i partiti dove in prima battuta viene discussa la programmazione politica amministrativa della città.
Basta vedere in questi ultimi 5 anni chi ha e cosa deciso su Rovereto, se avete dei dubbi chiedete agli stessi consiglieri uscenti, se sono persone leali e genuine, vi risponderanno che è stata una sola persona. Io, Franco Frisinghelli, Vi risponderei cosi perché è la verità, la mia esperienza in questo periodo amministrativo condotto dalle liste civiche è stato avvilente sotto il profilo politico. Non abbiamo mai dibattuto nelle nostre riunioni di maggioranza, proposte e decisioni che riguardavano iniziative dei vari consiglieri ma solo abbiamo ascoltato il capo che portava le sue idee le sue valutazioni le sue decisione concludendo sempre allo stesso modo o si faceva come diceva lui o se ne sarebbe andato a casa, questo è stato il leitmotiv delle poche riunioni che si facevano.
Pertanto l'unica cosa era andare in consiglio ed alzare la mano a comando, molte volte, su cose e argomenti che la maggior parte di noi consiglieri di maggioranza venivamo a conoscenza nella stessa riunione del consiglio comunale. Questo la dice lunga del significato della partecipazione.
Se si guarda bene nelle liste civiche proposte dall'attuale sindaco si possono trovare consiglieri comunali uscenti che per 5 anni non hanno mai fatto un intervento, non si sono mai fatti sentire, non è certo questo il modo di fare politica anche e sopratutto nel rispetto del tuo elettorato.
Oggi assistiamo al tema della mancanza di leader e di un ricambio nella classe dirigente. Si bada molto alla politica come esercizio di potere e non si guarda in prospettiva al domani. In questo senso si sente la mancanza di una scuola Politica e di una condivisione della cultura politica.
Qui c’è il rischio di un appiattimento verso il basso del livello della classe dirigente se noi pensiamo solo alle cose da fare e non anche a come farle. Se ognuno inventa la propria sigla o il proprio annuncio di giornata, ma senza che dietro ci sia un impegno e una preparazione rischiamo di lasciare il potere ai soliti pochi e a lamentarci senza aver mai provato a cambiare. In questo senso noi dell'AREA DI CENTRO vediamo bene la coalizione ed il patto politico che abbiamo stipulato con UPT – PATT - PD che insieme a noi vogliono ritornare a fare vera politica in mezzo alla gente e per la gente, nell’ottica di una condivisione di valori.

I percorsi che abbiamo seguito nella costruzione di programmi, di idee e infine di coalizione che hanno portato ad un progetto politico importante.
Fanno specie le dichiarazioni del sindaco uscente di non voler lavorare con i partiti quando nel 2005 grazie agli amici dell’UDC, alla segreteria dell’UDC in corso Bettini ha potuto vincere le elezioni.
Visto e considerate le dichiarazioni di supponenza e arroganza di coloro che si reputano “i forti uscenti” ci rendiamo consapevoli, che la nostra volontà di dialogo a pari livello non interessi.

Riteniamo che il nostro progetto di Centro debba andare avanti con le forze che credono nella città ed in una svolta politica diversa. I partiti possono fare la loro parte al fine del bene cittadino con la partecipazione di tutti coloro che credono in nuova politica.
Potremmo definirla una politica di frontiera, che non si abbassa a compromessi o negoziazioni di alcun genere, che vedrà di portare avanti metodiche e contenuti importanti e trasparenti con grande senso di responsabilità in quanto dovremmo prossimamente darne conto come federazione di centro che cerca di preparare uno scenario che va al di là delle vetuste categorie di destra o di sinistra e di liste civiche camuffate, il nostro obiettivo è quello di rafforzare l’area alla quale apparteniamo il “centro autonomista territoriale riformista” secondo un'antica definizione scolastica che è quella che dice “la politica è l'Arte di governare le società”.

In questo scenario noi dell’AREA DI CENTRO raccogliamo con coraggio la sfida e rilanciamo la scommessa puntando sull’unica carta vincente nei momenti di crisi: la forza delle idee.
Un tema dell’anno sarà quindi mettere in luce come la pubblica amministrazione e i sistemi territoriali possano recuperare efficienza attraverso le idee e l’innovazione, per una pubblica amministrazione che funzioni meglio e costi meno.
Dietro ogni progetto c’è una persona, dietro ogni successo c’è un gruppo di lavoro, nella coalizione ci saranno gli innovatori che già ci seguono, ma anche gli inventori e i realizzatori delle piccole idee, che costituiscono il nerbo di una nuova speranza di ripresa.
Puntare alla ricerca di idee per l’efficienza vuol dire anche, per noi dell’AREA DI CENTRO, una precisa scelta di campo che ci pone indiscutibilmente dalla parte dei cittadini, in particolare dei più deboli, quelli cioè che hanno maggior bisogno dell’azione pubblica.
Saremo dalla parte dei cittadini perché siamo convinti che questa è anche la parte della stragrande maggioranza dei dipendenti pubblici, che possono e devono ripartire da qui per ritrovare l’orgoglio del lavoro pubblico.
Per riprogettare la macchina pubblica in tempi di crisi, l’innovazione è il nostro strumento e le idee la nostra forza.

Svilupperemo, quindi il programma, concordato con la coalizione ed il nostro candidato sindaco ANDREA MIORANDI, che punti sulle nostre idee innovative che consentano di spendere bene le risorse che la Pubblica Amministrazione consuma e che, eliminando sprechi e attriti, le permettano di restituirne la massima parte ai cittadini e alle imprese sotto forma di valore.Lo faremo con occhio attento alle dinamiche tra pubblico e privato, tra mercato e amministrazioni, ma senza farci ipnotizzare da un pendolo che sposta sempre troppo repentinamente l’enfasi tra il “privato è bello” di qualche anno fa all’attuale tendenza alla ripubblicizzazione dell’economia. Saremo attenti a questi rischi perché pensiamo che le idee e le innovazioni che fanno la differenza nascono da chi è sul territorio, in prima linea tutti i giorni.
Saremo, quindi, la casa degli innovatori che si danno da fare prendendosi carico del funzionamento della macchina pubblica lì dove è a contatto con i cittadini e le imprese, negli Enti locali, nelle aziende sanitarie, nei servizi sociali, nella università, nella cultura, perché come abbiamo imparato dalla sussidiarietà orizzontale, non ci sono più sudditi fruitori di servizi da un lato e amministrazioni dall’altro, ma esistono e sempre più dovranno esistere continue alleanze di interessi e di azioni.
Saremo anche il luogo in cui la Pubblica Amministrazione centrale potrà mostrare ai portatori di interesse i propri servizi innovativi e i programmi locali, tesi a risolvere nuove e vecchie carenze di sistema e a raggiungere, così, ineludibili obiettivi di crescita complessiva della nostra cara città. Rovereto non può riprendere a crescere senza grandi progetti e senza regie coraggiose e innovative, specie in questi periodi di crisi.
Daremo spazio al mondo delle imprese, a quegli operatori economici piccoli e grandi che portano coraggiosamente innovazione nella pubblica amministrazione o che forniscono con efficienza servizi di pubblica utilità. E anche qui al centro ci saranno le idee innovative.
Siamo, convinti che non possiamo sperare in una svolta senza il contributo dell’innovazione tecnologica e organizzativa che il sistema imprenditoriale può apportare alla Pubblica Amministrazione. Ma per essere portatori del nuovo che ci serve, per sperimentare anche a Rovereto le innovazioni che già in altre città sono la norma, dovremo trovare attenzione e soprattutto lungimiranza e costanza nelle politiche, oltre alla capacità di dettare priorità. Ed è su questo piano che lavoreremo nella politica per stimolarla a indicare un’agenda dell’ innovazione nei principali settori della nostra comunità roveretena.

Michele Trentini & Franco Frisinghelli

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