Le grandi manovre per le elezioni comunali del prossimo anno sono già cominciate. Se a destra Pdl e Lega Nord sembrano aver trovato un accordo di massima sulla corsa a palazzo Pretorio (manca solo il nome del candidato sindaco) nel centrosinistra tutto sembra ancora in alto mare. Da una parte, infatti, c'è il Pd, forte di un larghissimo consenso alle scorse provinciali ed europee, che essendo formalmente il primo partito in città spera di avere potere decisionale. Gli alleati storici, però, storcono il naso e, all'oscuro dal Pd, da tempo si incontrano per definire strategie e sforzi comuni. Upt, Patt e Udc, in altre parole, avrebbero già trovato un assetto funzionale verso le urne di maggio 2010 ma, per il momento, non fanno i conti con Pd e Verdi. Sotto sotto c'è il sogno di poter agganciare il sindaco uscente Guglielmo Valduga che, dal canto suo, se scioglierà la riserva su un suo possibile bis, sarebbe orientato a tirare dritto con l'attuale squadra di governo, le due liste civiche sganciate dai partiti. Michele Trentini, coordinatore roveretano dell'Udc, punta al grande centro, quel partito territoriale annunciato a più riprese dal governatore Lorenzo Dellai che, ovviamente, non fa accenno al Pd. «Non nell'immediato - spiega - perché per noi è importante fissare dei paletti e rimanere con orgoglio al centro. Sulle future alleanze, comunque, si discuterà». Trentini, in verità, preferisce intervenire sull'accordo elettorale stipulato tra Popolo della Libertà e Lega. «Vorrei dire agli amici del centrodestra che prima si trova un candidato sindaco e poi si fa il programma. Personalmente, come coordinatore dell'Udc, direi che, da qui alle comunali, il centrodestra così definito abbia molto da lavorare. Lo inviterei quindi a meditare prima di tutto sulle idee, poi sul programma ed infine sulle persone. Anche perché sembra di capire da queste affermazioni che quando le cose vanno bene allora si va tutti d'amore e d'accordo quando però qualcosa non va ognuno per la sua strada. In tal proposito, sarebbe meglio lasciare perdere gli attacchi personali nei confronti di Michele Michelini da tempo impegnato nel cercare di creare unità fra le parti, interessate a far una buona politica sul nostro territorio. Considerato che la Lega fa riferimento a vecchi progetti risalenti ad almeno sette anni fa, va forse chiarito che le persone cambiano, che le esigenze mutano, che le idee evolvono, che i partiti si riorganizzano. Questo "modus operandi" di far politica lo vedo come una rottura degli schemi attuali per quel che riguarda nello specifico la città di Rovereto».
Per quanto riguarda l'Udc, invece, Michele Trentini conferma che «ha già messo le basi per creare un nuovo progetto politico di coalizione con Upt e Patt, il cosiddetto centro-autonomista-territoriale fondato su tre principi: no primarie, assetto all'interno delle provinciali, stessa dignità all'interno della coalizione. Sono punti ovviamente al vaglio delle rispettive assemblee di partito, da Michele Michelini per l'Upt a Marco Graziola per il Patt.
La pianificazione dei lavori verterà sulla fusione di programmi validi per rivalutare la nostra città di Rovereto». Sull'aspirante sindaco, infine, il leader dell'Udc spiega che «sarà espressione civica ed etica di ciò che la città di Rovereto è». Su accordi allargati con Pd e Verdi, però, il coordinatore dei centristi glissa. «Vedremo, ma l'importante è non sbilanciarsi troppo a sinistra perché noi siamo di centro e i nostri alleati di fiducia, Upt e Patt, pure».
Articolo del 27 luglio sull’Adige pag 15 - Rovereto
Nessun commento:
Posta un commento