
L’ attuazione della riforma istituzionale
1. è una legge “di sistema” - riguarda tutte le Istituzioni del territorio
2. mira a costruire una nuova Governance delle Istituzioni a livello locale
3. attiva una logica “di rete” - sistema delle intese- delega “dialogata”
4. si pone in continuità con altri importanti interventi normativi di riforma a livello nazionale
5. attiva un “processo”
Obiettivi della LEGGE
E’ la valorizzazione delle autonomie locali attraverso l’attuazione dei principi di
ü Sussidiarietà: i compiti di gestione amministrativa devono essere affidati all’ente più vicino alla cittadinanza, cioè all’ente locale
ü Adeguatezza se l’ente non è adeguato a realizzare una funzione o un servizio richiede un’organizzazione particolarmente complessa la funzione passa alla competenza dell’ente superiore
ü Differenziazione sistema diversificato al fine di tenere conto delle caratteristiche specifiche dell’ente considerato
Le Comunità’: cosa sono
Sono enti pubblici locali a struttura associativa. Sono costituite obbligatoriamente dai comuni per l’esercizio in forma associata delle competenze trasferite dalla Provincia e per l’esercizio di funzioni, compiti, attività e servizi trasferiti dagli stessi comuni o direttamente assegnate dalla legge (principio di residualità e principio della gradualità del trasferimento)
In prima applicazione sono trasferite ai Comuni con obbligo di gestione associata le funzioni amministrative nelle materie già attribuite o delegate ai comprensori:
a) assistenza scolastica ed edilizia scolastica relativa a strutture per il primo ciclo di istruzione;
b) assistenza e beneficenza pubblica, compresi i servizi socio-assistenziali;
c) edilizia abitativa pubblica e sovvenzionata
Sono trasferite inoltre le funzioni in materia urbanistica.
Gli elementi di novità’
1. Attualmente il comprensorio è un braccio operativo della Pat, con limitato potere decisionale e compiti prettamente operativi
2. La riforma prevede un trasferimento di potere: le comunità diventano titolari delle funzioni e devono adottarne le politiche, nell’ambito degli standard e livelli minimi definiti a livello generale e nei limiti delle risorse a disposizione
3. Decidere e gestire: due fasi diverse (la scelta della gestione ad esempio in convenzione con altre comunità non pregiudica il potere di decidere)
4. I piani di comunità (piano sociale, piano territoriale di comunità…)
5. la Comunità dovrà dotarsi di una struttura minima -fisica (sede), strumentale ed umana- individuata in un’ottica complessiva di riorganizzazione delle risorse disponibili a livello territoriale
I benefici per i cittadini
1. Istituzioni locali (Comuni e Comunità) in grado di esercitare la potestà amministrativa e di organizzazione dei servizi pubblici in modo più adeguato alle esigenze di sviluppo socio-economico mediante:
a) lo svolgimento delle funzioni di governo (programmazione e pianificazione)
b) la garanzia dei livelli minimi essenziali delle prestazioni pubbliche su tutto il territorio provinciale
c) La valutazione dei risultati
2. la programmazione e il coordinamento tra i diversi livellil’autonomia finanziaria di Comuni e Comunità
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