domenica 18 ottobre 2009

Famiglia e casa. I valori dell'Udc

Redditi, casa, scuola, ricerca, ma soprattutto uomo, famiglia e rispetto per la vita. Questa in sintesi la strada che l’UDC propone ai propri elettori anche per dimostrare di essere rimasta forza politica di peso.
I valori: la persona e la famiglia Il tema centrale del programma si confronta con quelli che sono considerati i valori fondamentali di un "partito laico di ispirazione cristiana". Ecco quindi sottolineare il "rispetto della vita umana dal concepimento alla morte naturale" e quello "della famiglia, intesa come società naturale fondata sul matrimonio di un uomo e di una donna".
In funzione della difesa di una famiglia tradizionale, le politiche proposte comprendono un "buono affitto" che si tradurrebbe in un contributo alle famiglie di reddito limitato che non riescono a pagare la pigione mensile. Sempre per favorire le giovani coppie che vogliano "sposarsi e formare una famiglia", l’Udc propone anche una cedolare secca del 20% sugli affitti.e azzeramento dell’Ici per chi affitta a canoni concertati. Redditi, la detassazione selettiva Niente tagli minimali dell’Irpef che "rischiano di non essere realmente percepiti dai cittadini e di non aiutare la ripresa economica".
La soluzione proposta è invece una detassazione selettiva pensata soprattutto per le famiglie monoreddito con figli. Ecco allora il raddoppio degli assegni per ogni figlio a carico, la deduzione delle spese per asili nido, scuole materne e libri scolastici e spese mediche deducibili al 100%.
Fra le proposte anche un assegno pari al 60% dello stipendio per i genitori che decidano di restare a casa accanto ai bebé nel loro primo anno di vita.
Scuola, università, ricerca Maggiori investimenti nella scuola pubblica e rialzo degli investimenti nella ricerca dall’1,2% attuale almeno all’1,8% del Pil. Destinare poi una parte dei finanziamenti, variabile fra il 10% e il 15% ai giovani ricercatori per fare emergere i nuovi talenti. Anche i privati devono essere favoriti nell’eventuale contributo alla ricerca con una detassazione dell’investimento, parallellamente a un maggior coinvolgimento delle banche.
Per quanto riguarda l’università, la proposta è quella di bloccare l’istituzione di nuovi atenei, potenziando le strutture esistenti sul modello dei campus americani

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